Cos’è:
La densitometria ossea DEXA, offerta nei centri Toscano Medical di Palermo e Carini, rappresenta uno strumento diagnostico avanzato per valutare la salute delle ossa. Conosciuta anche come MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), questa tecnologia gioca un ruolo cruciale nel rilevamento e nella gestione della fragilità scheletrica.
Attraverso la misurazione della densità minerale ossea, è possibile quantificare il rischio di fratture, offrendo una base solida per la diagnosi precoce e l’intervento in caso di osteoporosi.
Questo esame è particolarmente indicato per le donne in post-menopausa e per gli uomini adulti oltre i 60 anni, gruppi a maggior rischio di sviluppare condizioni di debolezza ossea.
A cosa serve:
La densitometria ossea si rivela uno strumento indispensabile per l’identificazione precoce e il trattamento dell’osteoporosi, una condizione caratterizzata da ossa fragili e maggiormente soggette a fratture.
Questo esame è raccomandato a individui che presentano fattori di rischio significativi per l’osteoporosi, come età avanzata, menopausa precoce o chirurgica, carenze alimentari di calcio e vitamina D, abuso di alcool, fumo e trattamenti farmacologici che possono indebolire le ossa.
La diagnosi si basa sul confronto dei valori densitometrici del paziente con quelli di soggetti sani di pari età e sesso o con il picco di massa ossea di adulti giovani, permettendo di stabilire la presenza e la gravità dell’osteoporosi e di pianificare un trattamento mirato.

Come funziona:
Il funzionamento della densitometria ossea si basa sull’utilizzo di raggi X a bassissime dosi per misurare la quantità di calcio e altri minerali presenti nelle ossa, principalmente nel tratto lombare della spina dorsale e nel collo del femore.
Questa tecnica, sicura e non invasiva, richiede solo circa 10 minuti per essere completata, senza necessità di preparazioni particolari o di interruzioni delle attività quotidiane post-esame. La DEXA è attualmente il metodo più accurato e diffuso per la valutazione della densità minerale ossea, consentendo di identificare con precisione le aree di minor densità che indicano un rischio maggiore di fratture.
Prima dell’esame, è necessario rimuovere oggetti metallici che potrebbero interferire con l’accuratezza della scansione, e si raccomanda di posticipare l’esame in caso di recenti procedure diagnostiche che impiegano mezzi di contrasto baritati.